- Concertistica08 Febbraio 2026ore 18:00
La serva padrona

Giovan Battista Pergolesi (1710-1736)
Libretto di Gennaro Antonio Federico (?-1744)
Opera buffa in due intermezzi, prima esecuzione Napoli, 5 settembre 1733
Vespina (soprano) – Uberto (baritono) – Vespone (mimo)
Ensemble d’archi e clavicembalo- allestimento semi-scenico
- Antonella Cesari, preparazione vocale e regia
- “Il Migliarino”, maestro concertatore Massimo Salcito
- Pietro Meldolesi, Violino I
- Giuditta Meldolesi, Violino II
- Federico D’Orazio, Viola
- Federico Orlando, Violoncello
- Massimo Salcito, Clavicembalo
“Prima della prima”:
che cos’è La Serva Padrona”?
Sabato 7 febbraio 2026 a cura di Massimo Salcito (docente di Clavicembalo presso il Conservatorio di Musica “Luisa d’Annunzio” – Pescara), coordinatore del progetto “Teatro Musicale da Camera 2026-2027”.
Mattina dedicata alle scuole, pomeriggio al pubblico della domenica.
La nascita dell’opera lirica borghese a Napoli.
La Serva Padrona è considerata il capostipite dell’opera buffa e un simbolo della Scuola Napoletana.
Rappresentata per la prima volta a Napoli nel 1733 al Teatro San Bartolomeo, ebbe particolare fortuna a Parigi nel 1752, scatenando la celebre Querelle des bouffons, una guerra musicale tra stili francese e italiano.
Ebbe grande importanza nella diffusione della musica napoletana in Europa.
L’opera è celebre per la sua musica brillante, il libretto ironico e il divertente confronto sociale, che celebra la vittoria della serva come donna e come categoria sociale.
La sua struttura e la sua comicità la rendono il modello per eccellenza dell’opera buffa, caratterizzata da trame divertenti e personaggi contestualizzati nella quotidiana realtà.
La qualità musicale e la scrittura di Pergolesi hanno reso questa composizione un emblema della musica napoletana e ne hanno favorito la diffusione in tutto il mondo occidentale, ma anche con originali riprese nei Paesi Arabi e nel Sud Est Asiatico.
L’opera unisce umorismo e riflessioni sociali, come il trionfo della serva Serpina e la critica alla società dell’epoca, caratterizzata dall’ascesa della classe borghese.
Nata come coppia d’intermezzi da alternarsi ai tre atti dell’opera seria Il prigionier superbo, La Serva Padrona soppiantò in breve la fama di quest’ultima, venendo ripresa in modo autonomo, e conquistando, a tutt’oggi, un’enorme popolarità.
